Il 5° incontro “Alla scoperta del bambino” – Si chiude un ciclo, se ne apre (presto!) un altro.

Cari Genitori, Amici, Soci e Sostenitori tutti,

venerdì 11 aprile, sempre all’ATSM, dalle ore 20.30 costruiremo insieme alcuni materiali montessoriani da usare in famiglia. Con questo quinto incontro, dedicato solo agli adulti (i bambini, dato l’orario, li lasciamo a casa a fare la nanna!) si chiude il primo ciclo di iniziative organizzate da Libera-Mente, Genitori Montessori Trento.
  laboratori libera-mente 6apr (26) Abbiamo pensato di proporvi la realizzazione di uno tra due diversi materiali (forse anche 3 se ci sarà il tempo), rivolti a due diverse fasce di età.
Vi presenteremo inoltre un paio di opzioni facilmente realizzabili e utilizzabili in ambito domestico.
La serata sarà anche un’occasione per conoscerci meglio, discutere quanto abbiamo raccolto finora dai seminari e confrontarci sul tipo di scuola che desideriamo per i nostri figli.
Vi chiediamo ancora una volta di confermare la vostra presenza, a maggior ragione per questo incontro, perché dobbiamo quantificare i materiali che verranno utilizzati.laboratori libera-mente 6apr (20)
Vi anticipiamo, inoltre che Libera-Mente sta organizzando un altro ciclo di due incontri che vi comunicheremo a breve. Questa volta il tema sarà il plurilinguismo in ambito montessoriano.

Montessori in Famiglia – il quarto incontro

2 aprile 2014 645Anche se Maria Montessori scelse di non crescere il suo unico figlio, dedicò un lungo tempo ad osservare attentamente neonati e bambini piccoli, compresi i suoi nipotini, e giunse a delle conclusioni, soprattutto dopo gli anni passati in India, sorprendentemente in anticipo rispetto alla sua epoca. Cinquant’anni prima che pratica e scienza arrivassero a consigliarli, la Montessori capì che un parto dolce e rispettoso, la vicinanza costante della madre, l’allattamento a richiesta, persino la fascia potevano costituire la soluzione ottimale per rispettare i bisogni del bambino. Solo dopo essersi costruito una base sicura di attaccamento, infatti, il piccolo uomo può cominciare a sperimentare in autonomia; solo dopo essere certo di avere solide radici può cominciare a costruire le proprie ali.

I bisogni dei bambini sotto i tre anni sono semplici: quando cominciano a muoversi in autonomia, a quelli primari (compresa la vicinanza della mamma) si aggiunge l’esigenza di uno spazio sicuro da esplorare e sperimentare, mobili (lettino compreso) che possa utilizzare da solo, un’organizzazione che assicuri un certo ordine, l’assenza di pericoli, la mancanza di stimoli in eccesso. Un cassetto pieno di pentole e coperchi, un cestino dei tesori riempito con oggetti di uso quotidiano, un po’ più avanti una lavastoviglie da svuotare, i panni da stendere, qualche travaso: attività che possono divertire e stimolare i bambini, molto più di un box riempito di oggetti di plastica.

In famiglia il bambino, anche piccolo, ha diritto a partecipare alle attività comuni, a stare a tavola con i grandi, a assaggiare (dopo i sei mesi!) il cibo comune, a potersi muovere in libertà (ma anche a imparare subito le regole di casa). Il complesso e raffinato impianto di educazione sensoriale delle Case dei bambini montessoriane è una questione di educazione “scolastica”; non avrebbe senso pensare di proporlo a casa. I principi importanti da applicare fra le mura domestiche, però, sono gli stessi: il rispetto, l’amore, l’assenza di giudizi, premi o punizioni, un’osservazione amorevole che ci consenta di conoscere il nostro bambino, a prescindere dai nostri pregiudizi.

Per affrontare insieme queste fondamentali questioni, il quarto seminario del nostro percorso sarà tenuto da Chiara Visintainer, mamma di tre bimbi e maestra Montessori.

Vi aspettiamo!